Zaino e attrezzatura
La preparazione dell’“attrezzatura” prima di un’escursione risulta un momento particolarmente importante per la buona riuscita di una gita o per renderla più piacevole. Si è soliti pensare che per “passeggiate” o uscite in montagna di una giornata non sia necessario portare con sé nulla di particolare ma che anzi basti indossare un paio di scarpe da ginnastica o da trekking per raggiungere qualsiasi meta. Nel partecipare ad un’escursione può succedere di farsi prendere dall’entusiasmo sottovalutando alcuni aspetti e sopravvalutando le proprie capacità. Per quanto riguarda le capacità e il grado di difficoltà di un percorso, si rimanda all’apposita sezione, mentre ci si vuole qui soffermare sulle tematiche legate alla preparazione dell’attrezzatura.
Per chi solitamente affronta i sentieri di montagna, con tragitti che durano diverse ore o giorni, quanto riportato di seguito potrebbe risultare banale (anche se una ripassata a concetti già noti non fa mai male); per chi invece si avvicina per la prima volta a questa “esperienza” o è un po’ arrugginito può risultare utile procedere con la lettura. Questa breve nota non vuole certamente costituire uno stralcio di un manuale di alpinismo nel quale sono riportate nozioni, tecniche e attrezzature per scalare vette o pendi ma solamente fornire alcuni suggerimenti utili per essere idoneamente preparati ad affrontare un ambiente, quello della montagna, che è differente rispetto a quello urbano e casalingo e che quindi richiede una piccola preparazione ed una modesta attrezzatura per poterlo godere appieno. Si è ad esempio accennato agli aspetti legati alle calzature; per affrontare le escursioni proposte è necessario disporre di uno scarponcino da montagna o da trekking comodo, in buono stato e possibilmente impermeabile all’acqua.
L’aggettivo comodo può risultare ovvio ma purtroppo la nostra esperienza sul campo dimostra che nulla è così ovvio e scontato. Utilizzare calzature che da parecchio non vengono indossate o addirittura nuove può creare serie difficoltà già nei primissimi istanti di una escursione. Vesciche e piccoli tagli possono manifestarsi anche dopo pochi minuti, rendendo pressoché impossibile proseguire il cammino. Si consiglia quindi di utilizzare uno scarponcino “già testato sul campo recentemente”; per le calzature nuove vanno provate prima per piccoli tratti o brevi passeggiate in modo da verificarne l’ergonomia.
E’ inoltre necessario verificare lo stato di usura della calzatura poiché impiegare calzature comode che si indossano “da sempre” ma che ormai hanno perso le loro caratteristiche funzionali può risultare addirittura pericoloso. Ad esempio uno scarponcino che ha il grip (comunemente definito carrarmato) completamente usurato, non garantisce una buona aderenza con il terreno e può essere causa di cadute anche con conseguenze serie. Una rapida verifica delle scarpe potrà farvi prendere coscienza dello stato di cuciture, stringhe, passanti, soletta etc. Infine è opportuno disporre di una calzatura in grado di avere un certo grado di impermeabilità al fine di evitare che, attraversando un prato con erba bagnata (magari all’inizio del tragitto), lo scarpone si inzuppi inumidendo, di conseguenza, il piede. Per chi ne fosse sprovvisto o avesse la necessità di cambiarli, sul mercato esistono diverse tipologie di scarponi con caratteristiche e costi estremamente vari; ci si può dotare di un buon prodotto anche senza spendere cifre elevate. Si consiglia di rivolgersi ad un negozio specializzato dove i professionisti del settore sapranno indicarvi la calzatura più adatta alle vostre esigenze.
Ovviamente anche l’abbigliamento costituisce un aspetto importante per rendere più piacevole l’escursione. È consigliato utilizzare un abbigliamento comodo che non impedisca o intralci i movimenti e che eviti sfregamenti sul corpo, possibilmente di materiale traspirante. Ovviamente la tipologia di abbigliamento da scegliere dipende oltre che dalla stagione nella quale si svolge l’escursione anche dalla quota altimetrica che si prevede di raggiungere e ovviamente dalle condizioni meteorologiche attese. Il consiglio in ogni caso è di vestirsi a “cipolla” in modo da alleggerire o appesantire la propria copertura a seconda della situazione. Ad esempio, potrebbe capitare che anche in una giornata un po’ “freddina” dopo qualche minuto di camminata, con l’accaloramento, si possa sentire l’esigenza di levarsi qualche capo o di coprirsi con un’ulteriore giacca o windstopper al crescere di una brezza. È difficile indicare un abbigliamento base per un‘escursione anche perché dipende molto dalla percezione della temperatura di ognuno, ma in ogni caso all’interno dello zaino dovrà trovar posto un giubbino windstopper (letteralmente ferma vento) di peso differente a seconda della stagione. Windstopper ed un capo per coprirsi in caso di pioggia (k-way o poncho) devono essere sempre presenti nello zaino qualsiasi siano le previsioni meteorologiche attese anche perché, soprattutto in montagna e nella stagione estiva, acquazzoni a carattere temporalesco possono verificarsi in modo imprevisto; potrebbe inoltre risultare utile portare con sé un ombrellino pieghevole (da evitare quelli con puntale in ferro di cui è sconsigliato in ogni caso l’uso in presenza di temporale con fulmini soprattutto in quota).
Si è quindi giunti alla preparazione dello zaino; è ovvio che la capienza ed il suo contenuto sono variabili a seconda della tipologia di percorso e dalla durata dello stesso (poche ore o più giorni). Per non appesantire la lettura ci si vuole qui soffermare sul fornire alcune utili indicazioni per la preparazione zaino per le escursioni che si svolgono nell’arco di un giornata anche se possono valere a carattere generale anche per le altre e rimandando alle specifiche indicate nelle schede dei singoli trekking per l’approntamento dello zaino per le gite di più giorni. Lo zaino è un effetto personale che ogni partecipante all’escursione dovrebbe indossare ed all’interno del quale devono trovare posto tutte le attrezzature personali da utilizzare in caso di bisogno. Personale perché, anche se ci si muove in gruppo, le esigenze che possono insorgere nell’affrontare un tragitto lungo o corto possono essere differenti da persona a persona e ognuno deve essere consapevole dell’attrezzatura di cui dispone. L’esperienza ci ha insegnato che la preparazione di uno zaino facente capo a due o più persone spesso porta a carenza di attrezzatura indispensabile e si arriva ad ascoltare la solita frase “… pensavo l’avessi messo tu nello zaino”.
Non si vuole essere troppo severi ma è evidente che se si dimentica ad esempio la crema protezione solare o gli occhiali da sole in un’escursione ad alta quota in una giornata soleggiata in piena estate, le conseguenze possono risultare estremamente serie sia per l’incolumità personale oltre che potenzialmente rovinare la giornata agli altri partecipanti del gruppo (a causa di un rientro anticipato o una riduzione del percorso).
Per l’escursione di un giorno la dimensione dello zaino deve essere indicativamente compresa tra i 30 ed i 40 litri avendo cura di dotarsi di un modello comodo, con schienale e spallacci imbottiti e di struttura di areazione per sudare meno. È bene ricordare che esistono modelli specifici da uomo, donna e bambino e la maggior parte degli zaini di qualità permette la regolazione dello schienale a seconda della propria taglia mentre altri sono regolabili in base all’altezza dell’escursionista. La regolazione deve essere eseguita con lo zaino carico e modificata anche sulla base dell’abbigliamento che si prevede di indossare (es. giacca invernale o t-shirt estiva). Si ricorda inoltre che, per un maggior confort è necessario porre particolare cura alla distribuzione corretta dei carichi non solo sulle spalle ma anche nella fascia lombare.
Al suo interno oltre alle attrezzature citate in precedenza (mantella impermeabile, giubbino windstopper, occhiali da sole e crema protezione solare) dovrebbero trovare posto: una riserva d’acqua (borraccia o termos) con capienza variabile a seconda della disponibilità d’acqua presente durante il percorso, un berretto per la protezione del sole e/o un cappello di lana per proteggersi dal freddo, giacca a vento (a seconda delle temperature attese), dei guanti, fazzoletti di carta, copri zaino antipioggia, uno snack dolce, il pranzo al sacco se previsto.
Si consigliano inoltre i seguenti accessori: bastoncini telescopici, binocolo, macchina fotografica, lampada frontale (per escursioni notturne), maglietta intimo di ricambio, kit primo soccorso, telo termico di emergenza, coltellino multiuso e taccuino per appunti.
Per eventuali dubbi o perplessità circa l’attrezzature necessaria per un’escursione, non esitate a contattare il responsabile della gita che vi saprà dare tutte le indicazioni del caso.